Sono tornato alla tastiera dopo un lungo periodo senza computer.
Per 4 settimane sono stato lontano dalla mia postazione, dove di solito passo almeno 8-9 ore davanti allo schermo e il mondo fuori lo vedo solo dalla finestra.
Come mai?
Abbiamo preso la macchina e ci siamo fatti un bel giro. Siamo arrivati fino alla Cappadocia.
Lungo la strada ci siamo fermati un pò dappertutto. Siamo scesi esplorando i Balcani: Bosnia, Montenegro, Kosovo, Macedonia, Grecia.
Siamo entrati in Turchia, e poi abbiamo attraversato il Bosforo, e così la nostra Mazda2 (ha superato i 200.000km lungo la strada) ha visto un altro continente ed è arrivata fino in Asia.
Poi abbiamo esplorato la Turchia. Un paese bellissimo e che ci ha preso il cuore.
La Cappadocia è meravigliosa (letteralmente, crea un senso di meraviglia) e Istanbul è una città immensa che non ti dimentichi, ma in Turchia c’è molto di più. Ci sono migliaia di paesetti interessanti e città di milioni di abitanti che non conoscevamo. Ci sono le rovine di tante città che ricordavamo dalla storia studiata a scuola (Troia, Pergamo, Asso, Sardi, Laodicea, Sagalasso…)
In macchina ci siamo fatti la costa dell’Egeo, poi abbiamo attraversato le pianure torride dell’Anatolia fino alla Cappadocia, una piccola regione che sembra abbiano riempito di cose bellissime da vedere. Da lì siamo risaliti fino a Istanbul scoprendo città come Eskisehir e Bursa, dove eravamo praticamente gli unici turisti occidentali.
Ultima grande tappa Istanbul, un’esperienza straniante e fortissima: due abitanti di un paesino di 2.000 anime in giro per una città con 20 milioni di abitanti. Non vi consiglio una visita se siete in macchina!
Da Istanbul abbiamo fatto un viaggio di ritorno più rapido, attraversando rapidamente la Bulgaria e la Serbia, e poi di corsa fino al confine e siamo rientrati in Italia.
Al nostro ritorno la gatta ci ha bellamente ignorati, si era già abituata alla routine con la nostra vicina di casa, non aveva più bisogno di noi.
E nei giorni successivi sono tornato alla tastiera e alla mia vita di sempre. Non è stato un ritorno semplicissimo, il cervello ci ha messo un pò per passare dalla vita in strada a trascorrere ore su problemi astratti chiuso in una stanza.
Ma adesso sono pronto a riprendere tutti i progetti messi in pausa, con la testa piena di ricordi di un viaggio bellissimo (e la dispensa piena di dolci, spezie, caffè e prelibatezze assortite).